Quando attiviamo un abbonamento con un operatore telefonico, firmiamo un contratto bilaterale, dove entrambe le parti in causa, cliente e gestore di servizi di telecomunicazioni, si impegnano a rispettare determinati parametri. Il cliente, dal suo canto, è tenuto a pagare mensilmente o bimestralmente una cifra stabilita a monte, che comprende la fruizione di determinati servizi legati alla linea fissa, mobile ed internet. Mentre, la compagnia telefonica ha l’obbligo di fornire tali servizi di telecomunicazioni nelle modalità e nei costi pattuiti a monte con il cliente.
Di conseguenza, se una delle due parti non dovesse rispettare gli accordi firmati all’inizio, per ciò che concerne il cliente, sono previste delle penali da corrispondere al gestore. Mentre, se il gestore di telefonia non dovesse più rispettare le condizioni stabilite e sottoscritte all’inizio, fornendo un servizio non all’altezza delle aspettative o dovesse cambiare le condizioni contrattuali in corso senza un preavviso, il cliente può agire di conseguenza anche per vie legali.
Rimodulazione delle tariffe Wind Tre: Aumenti delle tariffe
A partire dallo scorso 13 Luglio, un numero considerevole di clienti Wind Tre, ma che erano a loro volta già clienti delle ormai ex compagnie Wind e Tre, sono stati coinvolti da una rimodulazione delle condizioni contrattuali, ovvero, un cambio di abbonamento con conseguente aumento delle tariffe. Come accennato sopra, se il gestore telefonico dovesse cambiare le condizioni contrattuali in corso d’opera senza preavviso, il provider di servizi di telecomunicazioni, potrebbe incorrere in sanzioni amministrative.
Aumenti delle tariffe Wind Tre: Il messaggio della compagnia.
Nel caso di queste recenti rimodulazioni contrattuali, la Wind Tre si è premunita, comunicando alla propria clientela tramite il sito ufficiale, tramite l’applicazione MyWindTre ed anche comunicazione scritta in fattura che a partire dal 13 Luglio ci sarebbero stati delle modifiche delle condizioni contrattuali che avrebbero portato ad un cambio di abbonamento e a conseguenti aumenti dei prezzi del canone mensile.
Di seguito vi riportiamo uno degli sms che sono arrivati ai clienti interessati da tali aumenti delle tariffe:
“Modifiche contratto: dal 13 Luglio 2020, la tua offerta cambia in MIA 40 – Special Edition a causa dell’insostenibilità’ economica dell’utilizzo del tuo attuale piano. Hai Min. Illimitati e 40 GB, al costo di 10.99E/mese. Al termine del traffico dati incluso: 1GB aggiuntivo a 0,99E/giorno. Per maggiori dettagli sull’offerta clicca su windtre.it/mia-se2 Diritto di recesso entro il 12 Luglio 2020 con Racc. A/R, PEC, 159, da Area Clienti, negozi WIND TRE o cambio operatore senza penali. Per info su recesso vai su windtre.it/recesso”
Come si evince anche dal testo dell’sms, tali modifiche contrattuali sono avvenute per la non più sostenibilità economica dei vecchi abbonamenti. È un pò come dire che, a seguito della fusione dei due brand in Wind Tre, vi siano stati dei costi maggiori da sostenere, che ovviamente vengono scaricati sulla clientela tramite aumento delle tariffe.
Aumenti delle tariffe Wind Tre: Posso recedere dal contratto?
Come accennato all’inizio, visto che un utente ha firmato un contratto che lo vincola al gestore telefonico per un determinato periodo di tempo, qualora dovesse recedere dal contratto prima della naturale scadenza dei termini previsti, dovrebbe pagare delle penali. Mentre, tali penali non sono più previste nel momento in cui, il gestore, in maniera unilaterale decide di modificare le condizioni contrattuali. In pratica, questo è quanto successo con le recenti modifiche contrattuali, ed il gestore è obbligato ad avvisare il cliente con almeno 30 giorni di anticipo.
Dal momento in cui il gestore telefonico ha avvisato il cliente delle prossime modifiche contrattuali, ci sono 30 giorni di tempo duranti i quali, l’utente può decidere se recedere dal contratto e passare ad un altro gestore di servizi di telecomunicazioni. Nel caso non dovesse provvedere ad effettuare tale recesso e passaggio ad altro operatore, le nuove condizioni contrattuali verranno automaticamente attivate.
Detto ciò, per qualsiasi problema legato alla telefonia fissa, mobile, linea internet e servizi a pagamento non dovuti potete richiedere il rimborso tramite l’assistenza gratuita di disservizotelefonico.it tramite la compilazione del modulo online. Se invece volete provare ad agire da soli, vi consigliamo di contattare il CO.RE.COM della regione di appartenza e registrarsi su concilia web. Quest’ultima è una piattaforma online che consente ai cittradini di poter parlare con un conciliatore della compagnia telefonica dove la controversia viene gestita e diretta da un terzo operatore super partes fornito dal CO.RE.COM regionale.