A seguito di numerose segnalazioni ricevute da parte di clienti di WindTre ed Iliad, il Garante per la privacy, a partire dal 2018, ha avviato una serie di indagini per certificare ciò che veniva denunciato dai clienti dei due gestori di telecomunicazioni. Ovvero, che a seguito di una violazione dei propri dati personali ottenuti senza autorizzazioni, ci siano stati una serie di attività promozionali svolte senza il consenso dei clienti.
Quest’ultimi denunciano che, nonostante la revoca del consenso e dopo aver anche provato ad usufruire dell’esercizio di opporsi, siano stati comunque contattati in diverso modo per la pubblicità indesiderata di attività promozionali.
Sanzioni a WindTre per violazione della privacy.
L’attività di indagine nei confronti della Wind Tre, si è concentrata principalmente verso tutta quella serie di attività promozionali che, sono state effettuate dal gestore di telefonia senza che venisse espressamente chiesto il consenso al cliente, non rispettando le nuove normative in tema di privacy. A seguito di tali indagini, il Garante della privacy ha effettivamente riscontrato ciò che denunciavano i clienti, procedendo nel sanzionare la Wind Tre per una cifra che sfiora i 17 milioni di euro.
Sanzioni a Wind Tre: La difesa del gestore telefonico
Ovviamente, la Wind Tre non è rimasta impassibile all’azione messa in campo dall’ autorità garante. Infatti il colosso delle telecomunicazioni ha cercato di porre in essere una difesa, esibendo diversi contratti stipulati dai clienti durante il periodo che va dal 1998 e 1999, dove non era in vigore all’attuale quadro normativo, e dove era previsto solo un consenso per le finalità di trattamento ai fini delle attività promozionali.Per altri casi sollevati dai clienti, sono stati esibiti tutti i consensi che sarebbero stati acquisiti tramite piattaforme dei partner commerciali e non direttamente dalla Wind Tre.
Inoltre, la Wind Tre, in sua difesa ha provato ad esibire anche il consenso espresso dai clienti per accedere all’area personale di entrambe le applicazioni mywind e mytre. Su quest’ultimo tentativo di difesa, si è sollevata l’indignazione dei clienti, i quali hanno giustamente replicato dichiarando che, senza tale consenso era impossibile poter utilizzare l’applicazione. In più, i clienti hanno specificato che, tale consenso veniva richiesto ad ogni tentativo di accesso con diverse finalità di trattamento.
Quindi, secondo il garante della privacy, per i clienti non vi erano gli strumenti adeguati per sottrarsi a tali consensi, che venivano praticamente estorti a tutti gli utenti pena l’impossibilità di accedere alla propria area personale. Ci teniamo comunque a specificare che, dal momento in cui è nato il nuovo operatore di telefonia Wind Tre, questi consensi non sono più presenti. L’applicazione è tranquillamente scaricabile senza dover più accordare il proprio consenso.
Sanzioni a Wind Tre: La decisione del Garante della privacy
Nonostante il tentativo da parte di Wind Tre di porre in essere una strenua difesa, il Garante della Privacy, è arrivato alla conclusione che, il gestore di telefonia Wind Tre, abbia messo in atto tutta una serie di manovre che avevano la finalità di raccogliere quanti più dati possibili allo scopo di finalità promozionali. Mentre, per ciò che concerne la possibilità per i clienti di effettuare procedure di opposizioni, veniva riscontrato il tentativo di rendere tale operazioni molto più complesse del solito, rendendo quasi impossibile sottrarsi a tali consensi.
Sanzioni a Iliad per la violazione della privacy
Per ciò che concerne la posizione della Iliad, le segnalazioni di tali violazioni partono dal 2018, e siccome l’operatore telefonico non aveva mai avuto precedenti interlocutori con il Garante della Privacy, quest’ultimo ha deciso di avviare un’operazione di indagine generale più approfondita che è arrivata fino al mese di Maggio 2019. Nonostante ciò, l’autorità garante ha ritenuto di sanzionare Iliad con una multa di 800.000 euro.
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