La pandemia di Covid-19 ha fortemente enfatizzato una situazione economica già particolarmente difficile, sia per le famiglie che per le imprese italiane. Dopo che il Governo è stato costretto a imporre la chiusura di gran parte degli esercizi commerciali, al fine di limitare gli spostamenti e i contagi, l’economia italiana ha cominciato a registrare perdite enormi, causando una serie di difficoltà economiche che alla lunga coinvolgeranno tutti e che ci porteremo dietro per molto tempo.
Oggi, dopo mesi di lenta ripresa delle attività, uno dei problemi più concreti con cui stiamo lottando è certamente quello relativo alla rinegoziazione dei debiti con banche e finanziarie. Ecco perché, sia a marzo che a maggio, sono schizzate alle stelle le ricerche su Google relative al saldo e stralcio, il cui concetto è forse difficilmente comprensibile a chi non ha mai avuto difficoltà a ripagare un debito.
In soldoni, si tratta di uno strumento di negoziazione che permette di chiudere un’esposizione debitoria con una somma inferiore a quella originariamente dovuta. Un accordo tra il debitore e il creditore che, in via bonaria, si accordano su come estinguere il debito senza procedere ad attività di tipo giudiziale. Con un esempio è ancora più semplice comprenderlo: se hai un debito di 70 mila euro con la tua banca e non riesci più a pagare le rate del mutuo, puoi evitare di correre il rischio di farti pignorare la casa avanzando una proposta di saldo e stralcio, pagando subito una piccola parte del tuo debito, ad esempio 35 mila euro. Generalmente, la peculiarità del saldo e stralcio è che l’importo stabilito deve essere pagato in un’unica soluzione, ma non di rado è possibile anche arrivare a un accordo diverso, definito saldo e stralcio dilazionato, che permette al debitore di pagare a rate.
A parole, sembra una tecnica di semplice utilizzo che potrebbe applicare chiunque, ma nella realtà dei fatti le cose sono un tantino diverse. Come è facile intuire, è uno strumento tanto efficace quanto difficile da usare, poiché è necessario avere tanta esperienza nel settore, oltre che un certo potere di negoziazione, altrimenti è facile vedersi respingere la proposta.
Avanzare da soli una proposta di saldo e stralcio, quindi, non è così semplice ed è addirittura sconsigliata. Per questo motivo, con il tempo – prima nei paesi anglosassoni, ma ora anche in Italia – si è consolidata la figura del consulente che gestisce il debito. Si tratta di un professionista o di un’agenzia, a seconda dei casi, che opera nel settore e conosce esattamente tempi e dinamiche. Anche in questo caso, però, è importante scegliere a chi affidarsi e per fortuna la rete ci viene in aiuto. Individuare l’agenzia di assistenza al debitore con maggiore esperienza e risultati ottenuti è semplice, nell’era del web, dove tutti condividono le loro esperienze. Provate a cercare su un qualsiasi motore di ricerca qualcosa come “consulenti del debito” e vi si aprirà un mondo. L’agenzia più quotata in Italia – per numero di testimonianze reali positive – sembra essere Rexpira, il cui sito è www.rexpira.it
Proprio sul tema del saldo e stralcio, le agenzie serie di consulenza del debito non propongono delle soluzioni standardizzate, ma cercando sempre di analizzare la vostra situazione nella sua interezza, proponendo questo tipo di strumento solamente quando è il caso di usarlo. Inoltre, il lavoro per raggiungere una transazione a saldo e stralcio non finisce certo con la trattativa. Una volta raggiunto l’accordo, infatti, è necessario assicurarsi che la banca o la società finanziaria abbia davvero rinunciato alle possibili procedure di recupero del credito e, soprattutto, abbia provveduto a cancellare eventuali segnalazioni alle banche dati (per esempio CRIF) con tutti gli istituti operano nella valutazione del merito creditizio. Altrimenti, la diretta conseguenza, sarebbe quella di non poter più riuscire ad accedere al credito. E nella vita, non si sa mai!