Il frantoiano, ovvero colui che si occupa del processo di produzione dell’olio di oliva, è un mestiere antico e oggigiorno quasi dimenticato. Non capita spesso di sentir parlare di questo lavoro come una posizione a cui ambire, soprattutto dai giovani che hanno altre aspirazioni per il proprio futuro.
Ma ci sarà qualcuno intenzionato ad intraprendere questa strada, soprattutto per portare avanti l’attività dei propri avi e predecessori. Ciò avviene in particolare quando si tratta di piccoli frantoi, gestiti a livello famigliare, come il frantoio San Martino, a Dolcedo, in provincia di Imperia; i suoi attuali proprietari, infatti, lo hanno ereditato dalla zia, che a sua volta lo ottenne dal padre, che lo acquistò nel 1932.
Sia che lo si riceva in eredità, sia che no, occorre essere informati su ciò che consiste lavorare in un frantoio.
Formazione
Apprendistato presso un frantoio
Il metodo migliore per imparare questa professione, dunque la formazione da seguire, è senza dubbio la pratica. È necessario quindi iniziare un periodo di apprendistato in un frantoio vero e proprio dove poter essere seguiti da qualcuno di esperto che insegni i segreti del mestiere. Non è possibile definire quanto lungo debba essere questo periodo di formazione, molto dipende dalla predisposizione e dalla volontà del soggetto di imparare, ma comunque non è sufficiente un periodo breve.
Corsi di formazione professionali
Altra soluzione per chi vuole diventare operatore di frantoio sono corsi professionali organizzati dai vari enti quali Aipol (Associazione Interprovinciale Produttori Olivicoli Lombardi) e Aifo (Associazione Italiana Frantoiani Oleari), che sono costituiti da una parte teorica e una pratica. Alla fine del corso i partecipanti avranno appreso nozioni sulle regolamentazioni DOP e BIO, e normative sull’etichettatura, oltre a strategie pubblicitarie per l’esaltazione del prodotto. Inoltre vengono spiegate metodologie per migliorare la trasformazione della materia prima, tutti i passaggi della filiera, la conservazione, con lo scopo di ottenere un prodotto di qualità.
Titolo preferenziale per accedere a questi corsi è l’avere un diploma o una laurea in Agraria.
Predisposizione al lavoro manuale
Per poter svolgere questo lavoro è necessario essere predisposti al lavoro manuale. Questo perché tutti i processi che portano alla produzione dell’olio di oliva, che vanno dalla raccolta, alla frangitura, all’imbottigliamento, implicano attività svolte a mano. C’è da dire che oggi non è più come una volta, i macchinari si stanno evolvendo per aiutare l’uomo in ogni fase di produzione, ma quest’ultimo è pur sempre fondamentale per ricavare dalla materia prima un olio pregiato.
Inoltre bisogna considerare che questo è un impiego piuttosto faticoso, che richiede notevole dispendio di energie, soprattutto nella fase di raccolta delle olive; dunque se pensate che non faccia per voi, lasciate perdere.
Sicurezza sul lavoro
È opportuno sapere che ci sono delle norme legislative da rispettare in tema di sicurezza all’interno del frantoio. In particolare i principali fattori di rischio che devono essere tenuti sotto severo controllo sono le caratteristiche degli ambienti di lavoro, i macchinari, l’impianto elettrico, l’esposizione al rumore, il movimento del carico merce e l’impiego di sostanze tossiche e corrosive.