Nomi simili ma concezioni di allenamento diverse: non lasciatevi ingannare, l’allenamento funzionale del cross training non è lo stesso del tanto decantato crossfit. Le differenze? Ci sono, e si tratta delle modalità di allenamento, che può essere libero oppure pianificato a dovere. Mentre il cross training è dato da un’attività di workout libera e in grado di lavorare su tutta la muscolatura, il crossfit è un allenamento pianificato con un’intensità maggiore di sforzo.
Esercizi liberi o programmati
Nel primo caso, l‘allenamento funzionale cross training non isola i distretti muscolari e non crea delle mete prefissate di risultato ma agisce seguendo le capacità motorie del nostro corpo “innate”. Ovvero i movimenti naturali che non verranno forzati, movimenti che da millenni come esseri umani svolgiamo tramite corsa, salto, piegamenti, lanci, colpi e tiri, etc. un allenamento cross training allena quindi tutto il corpo e migliora le capacità sia muscolari che cardiovascolari in modo completo, come nell’antichità.
Ci si allena a corpo libero, sfruttando il peso del corpo e lo spazio a disposizione su diversi livelli di movimento, con schemi di moto naturali e facili da gestire. Non si lavora con l’isolamento dei muscoli ma con un lavoro globale di prestazioni sempre in miglioramento naturale.
Il Crossfit rappresenta un allenamento all’interno del cross training, ma la metodica del training è molto intensa e organizzata nonostante sia parte di un lavoro con movimenti funzionali. La programmazione della scheda crossfit è accurata e nonostante derivi anche da un allenamento funzionale, mira ancora di più ad allenare in modo mirato tutti i percorsi metabolici – anaerobico e aerobico lattacido o alattacido. La massima prestazione fisica è l’obiettivo del crossfit, e anche l’aumento della capacità di lavoro è tra le mete che si devono raggiungere. Si sfruttano movimenti naturali ma con esercizi ad alta intensità, e si aggiungono movimenti da pesistica e ginnastica di varia tipologia.
Il crossfit è nato negli USA come ottimizzazione delle capacità e competenze acquisite, e fu definito dal fondatore Greg Glassman con esercizi che valutano agilità, equilibrio, coordinazione, forza, flessibilità, resistenza cardiovascolare, potenza muscolare, robustezza, velocità.
La scelta del trainer: qual è l’allenamento migliore?
Seguendo dei corso personal trainer, si acquisisce la capacità di lavorare e far lavorare i propri allievi secondo dettami diversi, in base alle necessità di lavoro sul corpo.
Quando si lavora sul crossfit, si agisce tramite il workout of the day, il WOD giornaliero che mette alla prova il corpo in circa 20 minuti di allenamento intenso tra esercizi a corpo libero, cardio fitness, pesistica, attrezzi e trazioni, per una sessione ad alto livello di dispendio energetico e sforzo muscolare tramite grandi carichi. Un WOD adatto a chi già è allenato e deve migliorare la sua capacità di attività sportiva, ogni giorno.
Se si lavora con il cross training è perché il trainer ha ritenuto migliore un impegno in cui ci si sforza in modo più intenso, senza carichi eccessivi ma utilizzando spesso pedane, TRX per training in sospensione e kettlebell – attrezzi e strumenti per sfruttare il peso del corpo.
A livello di pause di lavoro tra un esercizio e l’altro, il cross training prevede diversi secondi da sfruttare per non sforzare in modo continuo la muscolatura, e diminuire la soglia aerobica in modo funzionale al proprio stato di allenamento.
Il crossfit, invece, vede pause molto brevi e a volte anche “attive”, quindi è raccomandato a chi vuole lavorare in modo più che serrato e può anche permettersi un workout così energico.
Il crossfit va praticato sotto l’egida di un trainer esperto, per raggiungere dei risultati soddisfacenti e un grande miglioramento agonistico, specie nel sistema cardiovascolare e respiratorio, ma senza esagerare – il fai-da-te è sconsigliato per una disciplina così impegnativa!