Dalla ditta a cui affidare i lavori alla scelta del lavello: ecco una mini guida per non sbagliare neppure un colpo
Ristrutturare la cucina quando si sta per convolare a nozze è in assoluto uno degli interventi che causa più notti insonni alle promesse spose, soprattutto per chi non ha mai intrapreso una convivenza o, magari, non ha studiato lontano da casa.
Come fare dunque? La prima mossa è quella di trovare una ditta specializzata in ristrutturazioni, in grado di garantire un buon lavoro al miglior prezzo e, soprattutto, di fornire ai giovani pronti a convolare a nozze i giusti suggerimenti
A tal proposito esistono diversi siti web sui quali è possibile confrontare preventivi: uno dei più quotati è sicuramente Ristrutturazioni.com che, come suggerisce il nome, mette l'utente in contatto con tre ditte della zona che si occupano di ristrutturazioni complete
Si può inviare una richiesta senza impegno e poi scegliere l'impresa che, tra le tre, ha proposto il miglior progetto oppure lavori con materiali migliori al prezzo più vantaggioso.
Cosa non trascurare quando si progetta la cucina
Trovata la ditta, arriva il momento di fare il progetto e, questo aspetto, è ancora più complesso del precedente.
Il consiglio è quello di non farsi trovare impreparati e di schiarirsi le idee guardando per esempio immagini sul web oppure riviste di settore.
Una delle richieste più singolari degli ultimi tempi, per esempio, è quella di cucine come quelle di “The Final Table”, il nuovo cooking-show di Carlo Cracco trasmesso su Netflix.
Attenzione però a farsi venire voglie estrose guardando film o sfogliando giornali: la cucina, in genere, dovrebbe essere un ambiente pensato per durare negli anni.
Ambienti particolari come quello di “The Final Table” con arredi scintillanti, specchi e schermi, alla lunga potrebbe stancare.
Ecco una serie di domande che ci si dovrebbe porre, dunque, in fase di progetto:
- desidero un'isola cucina?
- nella quotidianità mangerò in cucina oppure in sala da pranzo?
- avrò bisogno di una grande dispensa o sono piuttosto un tipo da spesa quotidiana?
- ho l'abitudine di riempire il frigo di tante bevande da offrire agli ospiti?
- preferisco l'extra fresco o faccio scorta di surgelati?
Ragionare su queste piccole azioni quotidiane, insomma, è fondamentale per progettare un ambiente confortevole laddove il comfort, per quanto riguarda la cucina, è quanto di più personale possa esistere e dipende in tutto e per tutto dalle proprie abitudini.
Lavello, forno e lavastoviglie: alcuni consigli sempreverdi
Come abbiamo visto in un precedente articolo dedicato agli complementi d'arredo, la cucina è il cuore della casa ed è fondamentale non trascurare nessun aspetto.
Ci sono però delle regole auree che, se seguite, ti aiuteranno a dimezzare i tempi ad ogni pasto.
Tanto per cominciare pensa ad una suddivisione degli spazi che raccolga, in uno spazio ristretto, lavandino, fornelli e lavastoviglie.
Spostarsi da una parte all'altra dell'ambiente può essere molto scomodo soprattutto per via della odiate gocce a terra quando si lavora tra fornelli e lavello.
Quest'ultimo, in particolare, è sconsigliabile in acciaio proprio per via della pulizia: lucidarlo ogni giorno con l'anticalcare per farlo apparire pulito e brillante rischia di diventare una grande scocciatura.
Fragranito, Coria, Silestone o Cristadur sono alcuni dei materiali innovativi più indicati.
Quanto ai fornelli, la piastra a induzione è una soluzione molto comoda in termini sia di pulizia che di cottura però sarà necessario acquistare apposite pentole e padelle e imparare a regolarsi con i tempi. Per chi ha già il corredo, insomma, forse è un opzione da scartare.
La lavastoviglie? Non pensare a un elettrodomestico piccolo perché, al momento, siete solo in due. La famiglia potrebbe crescere ma, soprattutto, non è necessario farla partire tutti i giorni.
Il vantaggio della tecnologia è proprio quella di sporcare piatti, pentole e bicchieri fino al riempimento di tutto lo spazio e poi avviare il lavaggio a pieno carico.
Ristrutturare la cucina, insomma, è un intervento che non può prescindere dalla quotidianità e neppure dall'arredo.