Universitari Italiani, quando la scelta della facoltà non è quella giusta…

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Uno studente universitario su due comincia il suo percorso di studi universitario ma cambia idea prima di concludere i primi 3 anni di università. Caso o problema nel modo in cui vengono scelte le facoltà?

All’interno dell’articolo di oggi vogliamo esaminare insieme i problemi che frenano molti studenti nel loro percorso di studi e li spingono ad abbandonare o cambiare la propria strada, talvolta nel “giusto”, altre volte letteralmente sprecando tempo ed energie.

Decisioni frettolose

Il periodo dell’adolescenza e della maturazione ci porta a prendere delle strade affrettate. Pensiamo di avere tutto sotto controllo quando scegliamo per il nostro futuro ma la verità purtroppo è molto diversa rispetto a come la immaginiamo. 

Scegliere l’università significa instradarsi verso quello che sarà il proprio percorso lavorativo. Non è una barzelletta. Però capita che per amicizie, convenienza (università vicina) o passioni momentanee si scelga un percorso che poi si trova ad abbandonare.

Se il tutto non è ben ponderato, poi lo studente universitario si ritroverà a fare i conti con le sue decisioni, talvolta decidendo di abbandonare il percorso intrapreso.

Metodo di studio errato o pensare di non essere portati

Quante volte ti è venuto da pensare, oppure hai sentito, frasi come:

  • Questa università non fa per me
  • Troppo difficile studiare questi argomenti
  • Non ho abbastanza tempo per studiare
  • Faccio fatica a concentrarmi mentre studio questa roba.

In tutti questi casi il problema è del metodo di studio utilizzato per studiare. Nel blog dedicato agli studenti universitari  www.studentetop.it ci sono molti articoli che spiegano come migliorare il proprio studio, a prescindere della facoltà che si è scelto e delle materie da affrontare.

 

Cosa vogliamo dirti con ciò? Il problema molte volte non è della facoltà troppo difficile ma di non aver trovato un metodo di studio adatto a quella facoltà specifica.

Spesso si fa riferimento allo studio classico del liceo, eppure studiare per un esame universitario è ben diverso e richiede un metodo più preciso e specifico; per non parlare poi degli studenti che escono da istituti tecnici o professionali.

Scarsa motivazione nello studio

In questa categoria rientrano tutte quelle persone che “se la raccontano”. Persone che cominciano cento cose per non finirne nemmeno una. Persone che in sintesi non hanno obiettivi universitari concreti. Quello della scarsa motivazione è, come immagini, il problema universitario più grave. Non avere motivazione ti frena quando devi studiare ma fuori c’è bel tempo. Quando i tuoi amici sono fuori di casa e tu devi raggiungerli per fare un aperitivo.

Insomma, la scarsa motivazione è una vera e propria piaga che viene prima della scelta dell’università e si lega molto spesso agli obiettivi professionali che una persona vuole raggiungere.

Il segreto, in questo caso, è quello di capire bene cosa si vuol fare nel futuro e poi scegliere l’università con cognizione di causa. Facile a dirsi, ma non sempre a farsi, come dimostrano gli abbandoni frequenti del corso di studi. Esser motivati vuol dire avere un faro guida che proietta ciò che fai con gli obiettivi della vita a lungo termine; in questo modo l’università non è che un gradino da lasciarsi alle spalle per qualcosa di più importante.