Blog, piattaforme per l’apprendimento virtuale, software per la realizzazione di webinar, chat online, ambienti in cui è possibile condividere schermi e risorse con alunni ed altri docenti interagendo a distanza, per non parlare dei più tradizionali forum e social media che diventano luoghi di apprendimento, CMS realizzati ad-hoc per la formazione (come Moodle ad esempio), aule virtuali, Mooc (Massive Open Online Courses, in italiano: Corsi aperti online su larga scala tenuti spesso da prestigiose università) sono oramai una risorsa imprescindibile per la formazione professionale e cominciano (con fatica) ad affacciarsi anche nella formazione più istituzionalizzata di scuola secondaria ed università.
Gli strumenti e le tecnologie del “web 2.0” offrono risorse enormi per la didattica multimediale e per la formazione tradizionale. Veri e propri ambienti che consentono avanzate relazioni digitali in grado di mettere in contatto persone in tutti i punti del globo favorendo connessioni, interazioni e apprendimento. Anche un semplice blog diventa uno strumento di formazione.
L’apprendimento a distanza è diventato uno standard che aumenta in modo esponenziale le possibilità di formarsi e di apprendere (per giovani ed adulti, occupati ed inoccupati), per una visione di internet positiva, in un quotidiano troppo spesso occupato da aspetti negativi quando si associano i concetti di SCUOLA ed INTERNET (si pensi ad haters, cyberbullismo, fake news, bot, spammers, tecnologia che distrugge posti di lavoro invece di crearli ecc.)
Finalmente anche in Italia social media e blog iniziano ad essere considerati dalle scuole per il loro potenziale didattico, una risorsa inizialmente sottovalutata, in grado di insegnare davvero tanto. Eppure, spesso troppo spesso internet continua ad essere semplicemente demonizzato, a causa dei tristi episodi di cyberbullismo, di sexting di superficialità nel leggere una notizia.
Ma questi “nuovi strumenti del comunicare” sono appunto mezzi e non fini, dipende (come tutte le cose) dall’uso che ne viene fatto dalle persone, un sito internet può essere un “ricettacolo di spam e notizie false” ed un blog può essere uno strumento di formazione potentissimo.
Ma nell’era tecnologica in cui viviamo è diventato impossibile ignorare questi fenomeni, ormai entrati a far parte della vita di noi tutti. Ecco che allora, insieme a dispositivi pratici e portatili, come smartphone e Tablet, i social rappresentano un aiuto concreto per lo sviluppo di creatività e competenze digitali oggi sempre più importanti. Scuole ed agenzie formative al passo coi tempi dovranno cogliere l’occasione di introdurre questi nuovi strumenti didattici senza considerarli erroneamente dei rischi o delle inutili distrazioni e senza considerarli esclusivamente nel loro “aspetto tecnico”.
Non solo social. Arrivano i blog didattici, e la scuola si adegua
Il fenomeno blog ha ormai rivoluzionato le modalità di pubblicazione e divulgazione delle informazioni presenti sulla rete, e quindi ha cambiato anche il mondo della conoscenza e della formazione.
Con la sua estrema duttilità esso può essere adattato ad ogni tipo di contenuto, trasformandosi in prezioso strumento didattico e informativo per le scuole di ogni livello. Ecco infatti perché, già dal 2000, iniziarono ad essere intuite e sfruttate le grandi potenzialità del blog anche per promuovere una nuova metodologia di insegnamento, apprendimento e conoscenza, diventando oggetto di ricerca e di sperimentazione nei campi di formazione e didattica.
La principale utilità svolta da questo tipo di pubblicazione, consiste nella sua modalità di comunicazione, che tende a responsabilizzare e a rendere quindi più partecipi, e si rivolge in prima persona a studenti di tutte le età, che, addentrandosi in questo nuovo mondo con il supporto degli insegnanti, avranno modo anche di approcciare nel modo corretto la realtà dei social, individuandone limiti ed eventuali pericoli.
Come valorizzare l’apprendimento con una didattica costruttivista, attraverso i blog
Il blog oggi, inserito in un contesto scolastico, si conferma il media ideale, in grado di permettere a tutti gli studenti di pubblicare un qualsiasi contenuto in una pagina web. Grazie alla particolare tipologia di comunicazione utilizzata, non mediata e organizzata in maniera orizzontale, attraverso l’utilizzo di un blog si otterranno, tra i singoli studenti, importanti possibilità di confronto e di discussione, anche su argomenti e punti di vista discordanti, offrendo così la possibilità di imparare ad interagire in modo appropriato e rispettoso.
Il blog nella didattica promuove una modalità di comunicazione democratica e pluralista, in grado di determinare lo sviluppo di importanti abilità quali espressione, comunicazione e condivisione, empatia, abilità nella scrittura e nella gestione di situazioni complesse (si pensi ad esempio alla moderazione di una discussione) favorendo degli atteggiamenti costruttivi e positivi nei confronti di tutte quelle esperienze scolastiche connesse, valorizzate da un elevato livello di responsabilità individuale. Non solo, in un mondo sempre più legato alla comunicazione e all’organizzazione delle informazioni, ed alla visibilità delle stesse il blog può essere utilizzato anche per far prendere dimestichezza agli studenti sull’utilizzo degli strumenti di “information retrieval” e di reperibilità delle risorse sulla rete. Nonchè un antidoto alla diffusione esponenziale di “news finte” o poco credibili (alla base di una popolazione informata e attenta c’è la corretta educazione ai media)
Lo studente coinvolto sarà quindi parte attiva e non passiva, di un processo di formazione dall’approccio paritario in grado di attivare un livello di interesse e partecipazione particolarmente stimolante, creativo e al passo con i tempi.