L’icona dell’eleganza maschile merita un approfondimento. Indipendentemente dai gusti personali, le cravatte hanno una storia dietro cui si celano mille curiosità.
Con i consigli del Cravattificio Conti, azienda specializzata nella produzione di cravatte sartoriali, siamo qui per raccontarle, in breve, per la gioia di uomini e donne (anche loro le usano). Non è solo un accessorio, è un’arma di seduzione, successo, originalità. E’ un’icona di stile, racconta la nostra personalità.
Ogni anno, il 18 ottobre, si celebra il Cravatta Day. La data non è stata scelta a caso: è legata ad un fatto storico significativo. Si festeggia dal 2008 ed è una ricorrenza che coincide con il giorno (dell’anno 2003) in cui l’Academia Cravatica avvolse intorno all’arena romana di Pola (Croazia) una gigantesca cravatta rossa (lunga 808 metri e larga 25 metri) per rendere omaggio al simbolo dell’identità nazionale. Il record della cravatta più grande del mondo non è ancora stato battuto.
In passato, la cravatta era considerata un accessorio da indossare in momenti speciali che obbligavano alla formalità e all’eleganza. Oggi, nonostante continui ad essere considerata un ‘classico’, viene indossata anche nel tempo libero, nella vita di tutti i giorni. L’uso della cravatta informale si sta diffondendo anche tra i giovanissimi.
Quando è nata la cravatta? Quali sono le curiosità più… curiose? Scoprilo
La storia delle cravatte
L’esigenza di avvolgersi della stoffa intorno al collo risale ai tempi degli antichi Egizi, che usavano legare un lembo di stoffa attorno al collo dei defunti (con il nodo di Iside) in segno di protezione.
L’antenata della cravatta era una striscia di stoffa indossata dai legionari romani per proteggere le vie respiratorie durante le marce, spesso alle prese con continue nubi di polvere sollevate dai terreni sterrati.
Le prime cravatte vere e proprie risalgono alla Guerra dei trent’anni (1618-1648). In quell’epoca, mercenari croati al servizio dell’esercito francese, indossando i loro piccoli foulard annodati, attirarono l’interesse dei parigini. Il termine francese ‘cravate‘ ha origine proprio dai ‘croates’, i croati.
Luigi XIV iniziò a indossare una cravatta di pizzo nel 1646, all’età di 7 anni, e lanciò la nuova moda della nobiltà francese che si estese, poi, in tutta Europa.
Il Re Sole contribuì particolarmente a diffondere le cravatte in Europa. istituì nel 1661 la figura del ‘cravattaio del re‘ che aiutava il sovrano a ricercare modi e materiali per abbellire e annodare la cravatta.
La prima donna ad indossare una cravatta fu la duchessa di La Vallière nel XVI secolo: per imitare il sovrano Luigi XIV, annodò con arte un nastro di stoffa preziosa attorno al collo.
Dopo aver conquistato la Francia, la moda delle cravatte giunse in Inghilterra e, nel 1880, rubò il cuore degli studenti dell’Exeter College di Oxford. Fu questa la prima cravatta da club.
Cravatte: curiosità che forse non conosci…
Alla fine degli anni Novanta, Thomas Fink e Yong Mao (ricercatori del Laboratorio Cavendish dell’Università di Cambridge) hanno dimostrato che esistono 85 nodi possibili per una cravatta convenzionale.
Il matematico svedese Mikael Vejdemo-Johansson, però, ha individuato 177.147 possibili nodi da fare con la cravatta.
La cravatta Suashish è la più costosa al mondo: è stata creata dallo Studio Satya Paul Design in tandem con lo Suashish Diamond Group. E’ realizzata in pura seta di altissima qualità ed impreziosita con 150 grammi d’oro e 271 diamanti. Sfiora i 200.000 euro.
Le cravatte sono state ‘corteggiate’ dall’arte e utilizzate per realizzare capolavori, tra cui “Donna con la cravatta” di Modigliani e “Le Fils de l’homme” di Magritte. Alla Biennale di Venezia 2017 l’artista di origini israeliane Michal Cole ha tappezzato un’intera stanza con 45 tonnellate di cravatte nella sua opera contro il maschilismo.
Il cinema ha reso famoso questo accessorio grazie a personaggi come i Blues Brothers, Stanlio e Ollio, Christian Grey, Harry Potter. I cartoni animati hanno reso la cravatta un oggetto immancabile con personaggi come Armando della Pimpa, Fred Flinstone, l’Orso Yoghi, Lupin.
L’uso della cravatta e simili accessori è molto pericoloso durante l’utilizzo di alcuni macchinari come il distruggi documenti negli uffici. Può impigliarsi facilmente nelle strutture rotanti trascinando busto e volto dell’operatore contro la macchina. Ecco perché, in alcuni ambienti, può essere espressamente vietato indossare cravatte durante lo svolgimento di determinate mansioni.