La carie consiste in un’infezione a carico dei tessuti duri del dente, che si caratterizza per un decorso molto lento e provocato dalla proliferazione di batteri del cavo orale. Nelle fasi iniziali essa non è accompagnata da nessun sintomo poiché i microrganismi si distribuiscono molto lentamente all’interno del dente, spingendosi sempre più in profondità. Se non viene curato tempestivamente, questo disturbo può evolvere in pulpite (infiammazione della polpa dentale), granuloma (ascesso purulento), cisti (accumulo di materiale infetto) fino ad arrivare alla piorrea con distacco gengivale.
La carie è provocata da un insieme di cause, tra cui la presenza di placca, la formazione di tartaro, il tabagismo e la struttura stessa dei denti. Anche l’alimentazione svolge un ruolo di notevole rilevanza nella genesi di questa patologia, in quanto il contatto prolungato con alcuni cibi – come lo zucchero – contribuisce a incentivare lo sviluppo dei germi patogeni.
Quali sono i sintomi della carie
I sintomi, quando compaiono, si manifestano con dolore dapprima localizzato e poi progressivamente diffuso ai denti e ai tessuti circostanti. Di solito quando subentra dolorabilità significa che la carie si è già sviluppata notevolmente. Possono poi manifestarsi un’esasperata sensibilità al freddo/caldo, dolore durante la masticazione e gonfiore gengivale. Anche l’alitosi è un segnale caratterizzante di questo disturbo.
I batteri, che normalmente sono presenti nel cavo orale, in determinate condizioni tendono a moltiplicarsi aumentando l’acidità del cavo orale e quindi la demineralizzazione dello smalto. In un secondo tempo il processo interessa anche la dentina e, se non viene arrestato, può arrivare a colpire la polpa con insorgenza di pulpite. La cura è di tipo interventistico e bisogna sempre rivolgersi a specialisti: è necessario eliminare il materiale infetto del dente, pulirlo accuratamente per poi otturarlo. Per saperne di più visita questo sito.
Come riconoscere se un dente è cariato
La carie si manifesta con un puntino nero sullo smalto dentale, che tende ad ingrandirsi nel tempo. Esistono 4 tipi di carie, che sono:
- carie acuta (ha un esordio improvviso e ha una durata solitamente inferiore a 1 anno);
- carie cronica (si sviluppa gradualmente nel corso di 2 anni e inizialmente è asintomatica);
- carie secca (conosciuta anche come carie arrestata, si distingue poiché la sua evoluzione si blocca spontaneamente senza lasciare conseguenze);
- carie recidiva (insorge nei casi in cui la cura non si è rivelata risolutiva e pertanto mostra la tendenza a recidivare).
È importante saper distinguere una macchia dentale da una vera e propria carie, anche se nelle fasi iniziali tale discriminazione è particolarmente difficile. Soltanto osservandone l’evoluzione è possibile identificare i due fenomeni, dato che la carie produce dolore al contrario della macchia. Inoltre essa, in aggiunta alla comparsa di macchie scure, si caratterizza per la modificazione dei tessuti interni, che tendono a diventare molli.
I 4 segnali tipici che indicano la presenza di una carie, i quali suggeriscono di rivolgersi a studi di esperti come Dentisti Croazia, sono: l’insorgenza di alitosi, una sensibilità extra a caldo e freddo, dolore nella masticazione e fastidio al contatto con alimenti dolci o acidi. Tutti questi segnali dipendono dal fatto che, in seguito alla degenerazione dei tessuti duri di rivestimento, le sostanze vengono a contatto con la polpa e quindi con le terminazioni sensoriali responsabili del dolore.