Il mercato del lavoro oggi richiede una capacità sopra tutte le altre: adattabilità ai cambiamenti. Il posto fisso, come ormai si dice ovunque, non esiste ma per posto fisso non si parla solo di modalità contrattuali. Anche chi ha un contratto stabile e magari ben pagato non ha il posto fisso nel senso che la tipologia del lavoro si evolve nel tempo così come le mansioni svolte possono cambiare. Così come ovviamente chi è sul mercato del lavoro alla ricerca di un impiego o di un migliore impiego rispetto a quello presente o per chi svolge la libera professione o fa impresa, essere sempre pronti e flessibili è di vitale importanza.
La multidisciplinarietà in un mondo che si evolve così velocemente è necessaria.
E non è qualcosa che per forza deve essere visto in modo negativo. Un tempo i lavori erano considerati tutti rutinari ed alienanti: nelle fabbriche per evitare tutto ciò si dovette introdurre la rotazione dei compiti ma anche i lavori “mentali” possono essere rutinari ed alienanti. Per questo l’idea di aggiornarsi ed evolversi dovrebbe essere un fattore positivo che rende ogni lavoro una sfida stimolante e soprattutto soddisfacente.
Formazione permanente tra ieri ed oggi
La formazione permanente non è solo qualcosa a cui assolvere perché ce lo chiede il mercato, non è una scocciatura per professionisti e datori di lavoro, non è un problema, ma un’opportunità di crescere e di accrescere le proprie competenze.
Se c’è una cosa che sin dai tempi dei filosofi Greci alcuni uomini saggi hanno cercato di inculcare nella civiltà umana è che non si finisce mai di imparare, che lo sviluppo delle abilità e del sapere non hanno limite.
E se oggi il mercato del lavoro ha reso la formazione continua una necessità improrogabile perché non vederlo come finalmente il momento in cui la società capisce che, in fondo, si è al mondo per imparare, e quando si smette di imparare ci si annoia o peggio ci si deprime.
Investire in formazione continua, qualsiasi sia il lavoro svolto o anche il titolo di studio conseguito è qualcosa che paga sempre nel lungo termine ma spesso anche nel breve!
Anche in Italia, durante un periodo di crisi e disoccupazione come questo che viviamo, ci sono posti di lavoro che rimangono vacanti perché mancano spesso i lavoratori specializzati con l’adeguata formazione ed esperienza. E ci sono aziende che non crescono perché non investono nel miglioramento dei propri dipendenti. Per fortuna il trend della formazione cresce anche in Italia, come confermato dal Rapporto della Camera dei Deputati anche se siamo ancora indietro rispetto ad alcuni Paesi con un mercato lavorativo più dinamico.
L’unico modo per garantirsi il futuro in un mondo in cui il futuro non è tra 10 anni ma bastano pochi mese ad introdurre cambiamenti sociali e tecnologici, è quello di aggiornarsi sempre.