Un dispositivo elettronico con un’intelligenza artificiale per funzionare ha bisogno della presenza di componenti fondamentali nel suo utilizzo. Possono essere strumenti che noi maneggiamo spesso come un tasto in un telefono o un mouse in un computer.
Le componenti hardware però sono anche quelle a noi non accessibili, che si trovano all’interno di un dispositivo e sono applicabili o removibili solo da professionisti ed esperti del settore informatico.
Alcuni tra gli elementi interni di un dispositivo possono essere ad esempio la batteria, il processore, l’hard disk, la memoria ROM o la memoria RAM.
Cos’è la RAM
L’acronimo viene dall’inglese e sta per random access memory, memoria ad accesso casuale. La sua funzione riguarda l’immagazzinamento di informazioni inviate dalla CPU durante l’esecuzione dei programmi. La memoria è definita volatile in quanto se si chiudesse il programma senza salvare i dati sull’hard disk o su altri strumenti di memorizzazione si avrebbe una totale perdita di essi. La ram può presentarsi principalmente in forma volatile, a lettura-scrittura o allo stato solido. Le tipologie di questo sistema di archiviazione si suddividono principalmente in:
- SRAM, che sta per static random access memory. Questo tipo di memoria può contenere informazioni all’infinito se collegata alla corrente, altrimenti perde tutti i dati. Le memorie sram consumano poca energia e sono molto veloci, ma vengono adoperate unicamente nelle memorie cache a causa delle componenti costose che richiedono;
- DRAM, acronimo di dynamic random access memory. Viene denominata memoria distruttiva in quanto perde i dati nel momento esatto in cui li memorizza. La memoria richiede poche componenti, con bassi costi e ridotte richieste energetiche, permettendole di essere utilizzata per la memoria di sistema;
- SDRAM, ovvero synchronous dynamic random access memory. A differenza della precedente essa lavora con sincronizzazione, scambiando ritmicamente dati con la cpu. Il suo utilizzo avviene nella memoria principale dei pc;
- FeRAM, ferroelectric random access memory. Conserva i dati senza utilizzare la funzione di refresh.
La RAM negli smartphone
Una memoria RAM può essere presente in vari strumenti digitali. Possiamo trovarla in una console, in un pc o anche in uno smartphone.
La memoria è sempre stato un componente fondamentale nell’efficienza di un sistema di elaborazione dati, non fa eccezione il nostro telefono tascabile. In uno smartphone la RAM è fondamentale per tanti processi, come permettere l’utilizzo di più applicazioni in contemporanea.
Come consigliato dallo staff di Tech Hardware, prima dell’acquisto di uno smartphone occorre tenere in considerazione, non solo la qualità della fotocamera e del display, ma anche della quantità di RA, per poter effettuare più operazioni allo stesso tempo e con efficienza e rapidità.
I primi telefoni avevano una RAM da pochi megabyte, fino ad arrivare al giorno d’oggi con smartphone muniti di RAM che arriva fino a 12 gigabyte.
Gli iPhone solitamente hanno un quantitativo di RAM inferiore rispetto agli Android perché il loro sistema operativo, iOS, non ha bisogno di molta RAM per il corretto funzionamento. Tuttavia, puoi avere lo stesso l’esigenza di liberarla: scopri come liberare la RAM su iPhone.
Quanta RAM serve per uno smartphone
Una volta spiegato quanto è importante questa memoria in uno telefono, possiamo dire quanta RAM serve per uno smartphone.
Partiamo dal presupposto che la quantità di RAM necessaria è spesso soggettiva, va in base all’utilizzo che si fa del proprio dispositivo.
Quando acquistiamo uno smartphone e leggiamo ad esempio che ha 6 gb di RAM non sarà completamente libera per ogni nostra operazione, bensì una percentuale sarà occupata dal sistema operativo.
Tornando a parlare delle necessità possiamo dire che i clienti che cercano smartphone rapidi ed efficienti potrebbero rimanere soddisfatti da una RAM non inferiore ai 6 gb, in quanto dimensioni minori possono non essere sufficienti nella gestione di più funzioni in contemporanea. Chi invece utilizza il proprio telefono sporadicamente, magari una chiamata o qualche post su Facebook, gli potrebbe essere sufficiente anche una memoria da 4 Gb. Se infatti consideriamo che un social può occupare circa 700 mb di RAM e l’applicazione delle telefonate anche meno, i 2 Gb di RAM utilizzabili potrebbero essere più che sufficienti.
L’eccezione alla regola la fanno gli smartphone Android Go, dotati di una RAM di solo 1 gb ma contenente applicazioni molto più leggere che occupano la memoria. Questa soluzione può essere molto valida per chi cerca spese contenute. Alla domanda quanta RAM serve in uno smartphone possiamo dunque dire che spesso va in base alle esigenze del consumatore.