La possibilità di poter acquistare praticamente tutto a rate e l’ormai galoppante crisi economica hanno contribuito a moltiplicare i casi di sovraindebitamento.
Tantissime famiglie italiane, infatti, non riescono più a pagare i debiti, soprattutto quelli con banche e fisco.
Tutto questo non comporta solo problematiche di ordine economico ma anche e soprattutto di natura sociale. Non riuscire a pagare i debiti, infatti, crea forti disagi di tipo esistenziale che hanno spesso portato tante persone a compiere gesti estremi.
Proprio per questo motivo il legislatore italiano ha introdotto una serie di soluzioni normative per uscire dai debiti, riducendone l’importo in base alle proprie disponibilità economiche e patrimoniali.
Vediamo quali sono questi strumenti normativi.
Il Saldo e stralcio
Il saldo e stralcio permette di liberarsi dei debiti pagando al proprio creditore solo una parte della mole debitoria iniziale, a patto che il pagamento avvenga in un’unica soluzione.
Anche se il pagamento in una sola rata è la regole generale, nella prassi capita molto spesso che il debitore e creditore si accordino con un piano di rimborso che può arrivare a contemplare anche 28 rate.
Per fare un esempio, Caio potrebbe liberarsi di un debito con Tizio di 20.000 euro proponendo un pagamento a stralcio di 10.000, da pagare subito oppure a rate. Se Tizio accetta, una volta incassati i 10.000 euro non potrà più vantare alcun diritto nei confronti di Caio.
Si tratta di un meccanismo, apparentemente, solo svantaggioso per il creditore ma non è così. Accade spesso che quest’ultimo sia costretto ad accettare il pagamento a stralcio perché esso rappresenta il male minore.
Quando si ha a che fare con debitori sovraindebitati o nullatenenti è meglio accontentarsi di una somma ridotta piuttosto che rinunciare all’intero credito.
Affinché il saldo e stralcio possa avvenire è necessario che il creditore accetti la proposta.
Questo strumento è diventato particolarmente noto da quando è stata introdotta la procedura dello stralcio dei debiti tributari operata dall’Agenzie Entrate e Riscossione.
Le consulenze sui debiti
Oltre al saldo e stralcio esistono altri strumenti utili per ridurre i debiti come la Legge 3 del 2012, nota anche come Legge salva suicidi, oppure la classica rinegoziazione del debito.
Al pari del saldo e stralcio, anche con la Legge 3 del 2012 è possibile avviare una serie di procedure il cui obiettivo è quello di adeguare l’importo dei debiti ancora da rimborsare alle proprie capacità reddituali e patrimoniali.
In molti casi è possibile ottenere sconti importanti sulla mole debitoria che possono raggiungere anche il 70/80% dell’importo iniziale. Ovviamente è necessario dimostrare di attraversare davvero una crisi da sovraindebitamento. Quest’ultima si verifica nel momento in cui persiste nel tempo un forte squilibrio tra debiti, entrate e patrimonio liquidabile.
Ad ogni modo, un qualsiasi cittadino difficilmente è in grado di decidere quale procedura sia meglio adottare e soprattutto non sa come metterla in atto.
Per faro è necessario conoscere le leggi ed aver maturato una grande esperienza sul campo, soprattutto per riuscire ad accordarsi con i creditori, che il più delle volte sono banche oppure società di recupero crediti.
Ecco perché quando ci si accorge di aver contratto troppi debiti la prima cosa da fare è rivolgersi a degli esperti. Esistono infatti molti studi di consulenza sui debiti che quotidianamente affrontano e risolvono casi del genere, sia per cittadini privati che per imprese.
Approfondimenti e conclusioni per uscire dai debiti
Se vuoi approfondire la conoscenza delle soluzioni disponibili per uscire dai debiti, su questo articolo di finanzafacile.net trovi la recensione di uno studio di consulenza sui debiti ed altri consigli per ridurre la tua situazione debitoria ed evitare di aggravarla.
Altre due risorse interessanti sul tema le trovi anche su questa pagina.
In conclusione, ciò che bisogna comprendere con chiarezza è che per uscire dai debiti esistono diverse soluzioni normative che possono far risparmiare anche fino al 80% dell’importo iniziale. Ma è di vitale importanza non perdersi d’animo e farsi aiutare da legali esperti nella gestione delle crisi di debito.