Spesso una delle prime immagini che vengono in mente pensando al massaggio, è quella di chi “picchietta” e percuote la muscolatura. Soprattutto nei massaggi sportivi, la fase di percussione rappresenta una sorta di luogo comune per molti… ma in realtà in cosa consiste?
La manovra percussione, articolata in diversi massaggi
Questa manipolazione comprende diverse manovre, caratterizzate dalle modalità in cui la mano colpisce i tessuti, sempre con un ritmo sostenuto in cui le mani lavorano alternativamente prima una e poi l’altra, con i polsi morbidi e movimenti vivaci.
Si tende a stimolare il tessuto mediante percussioni differenziate come la coppettatura, la percussione con il pugno o con le mani a taglio (quella che è stata molto usata nei film e nelle immagini relative al massaggio).
Non si tratta di movimenti semplici, e seguendo un corso massaggio a Torino si può apprendere come eseguirli a regola d’arte.
La coppettatura, viene eseguita alternando la superficie dei palmi delle mani disposte a coppa, alternando l’estensione dei polsi alla flessione, con il braccio rilassato. Si effettua la coppettatura nell’ambito della percussione, in modo rapido e leggero, per stimolare i tessuti e nel caso in cui venga eseguito sui polmoni, queste onde di stimolazione meccanica di coppettatura, sono utili per staccare le secrezioni presenti nei bronchi.
La percussione con le mani a taglio è una manovra in cui i bordi laterali delle dita colpiscono i tessuti in modo rapido. Si utilizzano entrambe le mani, mettendosi in modo perpendicolarmente ai muscoli. Si piegano i gomiti e gli avambracci devono diventare orizzontali rispetto alla zona da trattare.
Si parte con i polsi in estensione completa e si esegue un movimento veloce, con gli avambracci alternati tra pronazione e supinazione. Le mani lavorano a ritmo rapido ma sfalsato, e la pelle viene colpita dalle zone ulnari (bordo ulnare del palmo della mano e delle dita) e dalla superficie dorsale delle dita delle mani.
Le mani quasi si toccano in questa manovra di massaggio che si esegue con vivacità ma anche con leggerezza, in modo coordinato per una pressione ottimale per stimolare cute, sottocute e muscolatura.
La percussione con la mano a pugno, è una manovra che si effettua a due mani, in cui i pugni colpiscono i tessuti in modo che le falangi delle dita entrino in contatto con i tessuti, così come il tallone della mano. I tessuti andranno così ad essere stimolati in modo vivace, rapido e con una pressione maggiore rispetto alla coppettatura.
Si esegue la battitura con movimenti alternati di flessione ed estensione del polso, mentre il braccio si mantiene rilassato.
La percussione col bordo ulnare della mano a pugno, rappresenta una manovra in cui i pugni chiusi colpiscono appunto con il bordo ulnare la zona da trattare in modo alternato, con un movimento di pronazione e supinazione degli avambracci.
Anche in questo caso le mani lavorano a ritmo sfalsato, i pugni sono sciolti ma lavorano comunque in modo energico e profondo, per stimolare le masse muscolari più grandi.
Gli effetti della percussione sono positivi grazie all’azione meccanica, in grado di produrre, infatti, uno stimolo notevole sul tono dei muscoli, tramite una contrazione e un rilasciamento alternati.
Si accresce la vitalità dei muscoli, ma si deve far attenzione alle controindicazioni della percussione, in caso di insufficienza cardiaca o regioni dolenti addominali e renali, fratture ossee e fragilità capillare.
Dove siano presenti alterazioni patologiche di vene e arterie, è sconsigliato subire dei massaggi, così come nel caso di ipertensione arteriosa.